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Il volto eroico della vendemmia ischitana
Ischia e il suo terroir unico e inconfondibile, i profumi della campagna di fine estate e l’odore del mare che accarezza le vigne: come piccoli giardini pensili, le nostre terre sono storie uniche da raccontare, l’una diversa dall’altra per clima e terreno e mai uguali a sé stesse, stagione dopo stagione.
Viti che crescono su pendenze rocciose e scoscese, protette e delimitate dalle parracine, i tipici muretti a secco in tufo verde, dove si arriva solo a piedi ed è impossibile l’uso di qualsiasi mezzo meccanico, se non in minima parte. Quasi una sfida con la natura per far sì che ogni bottiglia di vino abbia da raccontare in ogni annata un’emozione sempre diversa, mai uguale a sé stessa.
Viticoltura eroica ad Ischia: impegno e passione
Il vino a Ischia è l’impronta di un’arte antica che nasce grazie a chi ha saputo lavorare questi terrazzamenti preziosi con grande passione, impegno e perseveranza. Una sapienza che sull’isola si tramanda ancora di padre in figlio, riflesso di una cultura contadina che da secoli parla di fatica e Biancolella.
Un lavoro lungo e difficoltoso, reso possibile solo se mossi dalla passione e dall’amore per la terra e che, nel tempo, ha visto generazioni di contadini ischitani “volare” su pendii erti e su vigneti difficili da gestire: sono i nostri “angeli matti” come amava definirli Veronelli. Uomini, ma anche donne, che non hanno paura delle altezze e della fatica di cassette portate in spalla, le cui mani forti in inverno diventano gentili in vendemmia nel selezionare i migliori grappoli da destinare in cantina.
Vendemmia ischitana: un rituale secolare
È settembre ed è arrivato anche per noi il tempo di raccogliere i frutti del nostro lavoro: ci aspettano giorni duri e faticosi, ne siamo consapevoli ma anche tanto felici di un’annata che si prevede ottima. Facciamo ancora tutto come una volta, come il bisnonno Pietro e il nonno Tommaso detto “Tommasone”.
Tutto rigorosamente a mano come un rituale antico che si perde nella notte dei tempi, certi di una futura soddisfazione che porterà a prodotti veramente unici e con caratteristiche che raccontano il territorio.
Fare viticoltura eroica ad Ischia vuol dire iniziare la mattina presto e raccogliere le uve zona per zona, separando quelle che verranno vinificate in cantina. Una vendemmia lunga nel tempo e nei ritmi: ogni tenuta ha un clima diverso e, per questo, maturazioni differenti da valutare volta per volta, giorno dopo giorno, perché da sempre crediamo che ogni vigneto abbia una propria storia da raccontare in bottiglia.
D’altronde siamo artigiani del vino ed è il lavoro dell’uomo a fare la differenza: la nostra sfida eroica non sarebbe stata possibile senza i nostri “angeli delle vigne”, uomini che sono al nostro fianco nella cura del territorio da tanti anni, nel recupero di vecchi vigneti destinati all’abbandono. Grazie a loro, il gusto di ogni bottiglia riflette l’identità del paesaggio, frangenti di storia lungo i nostri vigneti terrazzati da Lacco Ameno a Forio, una scelta di vita che vuole rendere omaggio a Ischia e al suo bene più prezioso, il vino.