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viticoltura a ischia
dal 1870
La vite, il vino e l’uomo, un legame che sull’isola d’Ischia ha origini millenarie, come testimonia il ritrovamento della famosa Coppa di Nestore nella necropoli di San Montano, a Lacco Ameno. Un reperto dell’VIII sec di eccezionale importanza, su cui è inciso un vero e proprio inno ai piaceri del vino e dell’amore: segno tangibile della viticoltura introdotta dagli Eubei, i primi coloni greci arrivati sull’Isola e battezzata dagli stessi con il nome di Pithecusa.
Il vino di generazione in generazione
A Pietro, segue il figlio Tommaso detto "Tommasone" (da cui il nome dell'azienda), per arrivare ai giorni nostri con Antonio e la sua grande passione per la ristorazione che, anni fa, l'ha portato a trasferirsi a Colonia per avviare un ristorante di successo. In Germania incontra e sposa Birgit e nascono le figlie, Lucia e Barbara ma Antonio non ha mai dimenticato il forte richiamo per la sua terra e gli insegnamenti di papà Tommaso.
Tradizione dal 1870
Muove dal piccolo comune di Lacco Ameno il passato e il presente delle Cantine Tommasone, sin dalla fine del 1700: i resti dell’antico palmento, il vecchio torchio di pressatura e la bottaia scavata nel tufo verde, sono le tracce che accompagnano la tradizione vitivinicola di famiglia da oltre 150 anni, unite al sapere tramandato di padre in figlio da cinque generazioni.
Figlio di contadini, nel 1870, è il bisnonno Pietro a dare inizio alla tradizione vitivinicola che contraddistingue la famiglia Monti.
1999: parte un nuovo corso per Tommasone
Nel 1999, Antonio Monti intraprende la ristrutturazione delle antiche cantine e il reimpianto delle vecchie vigne di proprietà. Dal passato al presente e al futuro di famiglia: dopo gli studi in viticoltura ed enologia in Germania, e dopo vari stage ed esperienze lavorative in Italia e all’estero, è la figlia Lucia che dal 2009 conduce l’azienda, per continuare il progetto avviato dal papà.
Lucia Monti: unica donna a produrre vino a Ischia
Affiancata dal marito Giuseppe Andreoli, Lucia rappresenta la prima “parentesi rosa” nel panorama vitivinicolo ischitano: riflessiva, amante del territorio e capace di ascoltarlo, solo come le donne sanno fare. Con lei, le radici continuano ad essere la forza delle Cantine Tommasone: la famiglia, la terra e il duro lavoro in vigna sono l'importante eredità ricevuta. Ancora oggi, l'Azienda produce i vini che la famiglia ha da sempre desiderato ottenere, migliorandosi giorno dopo giorno per offrire il risultato più prezioso di una passione innata: il buon vino.
la nostra identitÀ
Territorialità, identità e rispetto della natura
I vigneti Tommasone occupano una superficie di 12 ettari, divisi in 15 piccole tenute che vanno dal Comune di Lacco Ameno a nord-ovest, a Forio nella parte occidentale dell’Isola fino ad arrivare a Sant’Angelo. Quest’ultimo è il punto più meridionale d’Ischia e ospita Tenuta Monte Zunta, uno dei nostri vigneti più prestigiosi a 450 metri slm. I vini Tommasone sono ottenuti da uve autoctone dell’isola: Biancolella e Forastera, per i bianchi, e Per’e Palummo o Piedirosso, Guarnaccia e Aglianico per i rossi.