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Piedirosso, il volto antico della viticoltura campana
Ischia non è solo l’isola dei vini bianchi e floreali ma vanta anche un rosso antico e leggendario, l’Ischia DOC Piedirosso o Per’e Palummo
L’Isola d’Ischia deve molto alle sue tradizioni in vigna, sin dal tempo in cui i greci Eubei colonizzarono il territorio, scoprendone la sorprendente e affascinante versatilità delle sue campagne a ridosso sul mare.
Purtroppo, con il tempo e con l’avvento della fillossera, gran parte del patrimonio ampelografico ischitano è andato perduto, a vantaggio di pochi ma preziosi vitigni come Biancolella e Forastera, giusto per citarne i rappresentati più autorevoli.
Ischia DOC Piedirosso o Per’e Palummo
Ma la più grande isola del Golfo di Napoli non è solo territorio vocato ai “bianchi” floreali e minerali che hanno reso Ischia famosa nel mondo. La splendida perla del Mediterraneo, infatti, è anche la culla privilegiata del più famoso rosso campano, secondo all’Aglianico solo in termini di produttività: il Per’e Palummo o Piedirosso.
Un’uva di origine antichissima e coltivata esclusivamente in Campania, preziosa nelle Doc Campi Flegrei, Ischia (Rosso e Per’ e Palummo), Capri, Vesuvio (Rosso e Piedirosso), Lacryma Christi del Vesuvio e Penisola Sorrentina Rosso.
Storia e caratteristiche del vitigno Piedirosso
Il vitigno a bacca nera è tra i più vigorosi, matura tardivamente intorno alla metà di ottobre e deve il suo nome dialettale, Per’e Palummo, alla strana morfologia del rachide che, con la maturazione dell’uva, trasforma i pedicelli degli acini di un colore rosso, simili a quelli della zampetta di colombo (“palummo” in dialetto locale).
Il nome Piedirosso lo si ritrova a partire dal 1909 quando il Carlucci lo definì uguale al Palombina Nera, la stessa descritta da Herrerae Sederini nei suoi documenti del XVI secolo, scritti che asserivano la similitudine del vitigno alla Colombina, descritta nel Naturalis Historia di Plinio il Vecchio in epoca romana. Infatti, i suoi sinonimi (Palumbo, Palummina, Piede Palombo, Per’ e Palummo, Piede Colombo, Strepparossa) rafforzano l’idea che il Piedirosso possa essere effettivamente un discendente della Palombina Nera.
Caratteristiche organolettiche
Vinificato sia in purezza, come nel nostro Ischia DOC Piedirosso o Per’e Palummo, che in assemblaggio, come il Pithecusa Rosso, è un vino che si presta molto bene all’invecchiamento ma non disdegna note piacevoli fresche e profumate di ciliegia nei vini giovani, anche rosati come il Rosamonti.
Vini ricchi di corpo e di tannini, dalla caratteristica nota floreale di violetta e di erbe aromatiche. Il Piedirosso è un degno rappresentante in rosso anche a tavola, superbo accompagnamento della cucina campana di terra, quella più vera e antica, come carne di maiale, salsicce alla brace o al sugo, salumi e formaggi stagionati, piuttosto che arrosti e rollè di vitello.