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tradizione, fatica, passione
Da noi, gli homini dovrebbero nascere più felici e gioiosi che altrove, et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni…
Leonardo Da Vinci
Fare viticoltura a Ischia è storia e tradizione ma anche fatica e passione. Non solo un valore storico-economico ma un ruolo fondamentale nella salvaguardia del territorio.
Terreni vulcanici e pendenze rocciose a picco sul mare, una viticoltura definita eroica in quanto non meccanizzabile se non in minima parte, dove Biancolella, Forastera, Piedirosso e Guarnaccia sono da sempre i vitigni autoctoni e rappresentano quell’eredità culturale che vive grazie al lavoro dei contadini, eroi di una pratica antica.
il valore dell'eterogeneità
Ancora oggi, la concezione greca di viticoltura è presente nelle vigne terrazzate di Cantine Tommasone che si estendono dalle coste ai pendii montani. Sono delimitate dalle parracine, i muri a secco in pietra di tufo verde che riflette e accarezza di luce i bellissimi vigneti sospesi sul Mediterraneo. Tutte le vigne sono curate con passione, amore ed attenzione, dalla potatura fino alla vendemmia; le uve sono raccolte rigorosamente a mano, selezionate e separate per appezzamento e qualità: questo perché Ischia offre terreni eterogenei e condizioni climatiche differenti, a seconda delle zone in cui ci si sposta.
12 ettari di vigneti
È fondamentale, quindi, monitorare ogni anno l’andamento della maturazione delle varie tipologie e nelle varie aree dell’isola per poter offrire un diverso cru per ogni vigneto. Nel corso degli anni abbiamo salvato tanti antichi vigneti incolti dall’abbandono, facendoli rinascere a nuova vita: ad oggi abbracciamo una superficie vitata di 12 ettari, divisi in ben 15 piccole tenute che vanno dal Comune di Lacco Ameno a nord-ovest, a Forio nella parte occidentale dell’Isola, fino ad arrivare a Sant’Angelo, il punto più meridionale dell’isola d’Ischia, con una delle più prestigiose delle nostre vigne: la Tenuta Monte Zunta a 450 sul livello del mare.
Il 70% dei nostri vigneti è coltivato a uva bianca: Forastera, Biancolella, Fiano e Falanghina, il restante 30% è coltivato a uva rosso: Guarnaccia, Piedirosso e Aglianico.
La densità di impianto è di 5.500-6.000 viti per ettaro. Come forma di allevamento abbiamo scelto l’alberello per alcuni appezzamenti di Piedirosso e per la maggior parte il Guyot.
Il periodo di vendemmia inizia i primi di settembre con la raccolta manuale delle uve destinate agli spumanti metodo classico e si conclude verso metà ottobre con la raccolta dell’Aglianico per le riserve importanti.